Unfinished Sympathy dei Massive Attack è uno dei video più importanti degli anni ’90, girato in piano sequenza mentre Shara Nelson percorre le strade di Los Angeles, filmate con piglio scorsesiano.
Sulla realizzazione del video si sono creati una serie di equivoci storici, per colpa di alcuni forum specializzati, per lo più devoti all’arte di David Lynch; si fa proprio il suo nome per quanto riguarda la regia in alcune filmografie incomplete e inesatte, che si sono poi diffuse grazie al virus del copia e incolla; a tal proposito una delle evidenze più chiare è all’interno di The City of Absurdity, un sito storico per le risorse lynchiane .
È giunto il momento di fare chiarezza, dopo aver parlato dei videoclip meno battuti tra quelli realizzati dall’artista di Missoula, tra cui il promo per lanciare Lion of Panishir, l’album di Ariana Delawari (leggi l’intervista su indie-eye) per la quale il regista americano, oltre ad occuparsi della produzione, realizzò appunto un video teaser, ma anche il dimenticato “A real indication” per la Thought Band e più recentemente, il video per gli X Japan realizzato nel 1995, tornato agli onori delle cronache grazie al documentario di Stephen Kijak sulla seminale band giapponese.
Per i bristoliani il video è l’occasione per girare con il meglio della scena londinese. Nella realizzazione vengono infatti coinvolti personaggi come Leigh Bowery e la Buffalo crew di Ray Petri, il cui stile combinò quello della strada con le sollecitazioni della moda per tutti gli anni ottanta. Bowery, apolide Londinese ( di origini australiane) era uno dei performer e dei fashion designer più importanti tra gli ottanta e i novanta, e lavorò come art director. Il regista del video era Baillie Walsh, noto per le sue clip realizzate insieme ad artisti del calibro di Boy George, Oasis, Inxs, Kylie Minogue, Spiritualized, New Order e più di un video per la band di Bristol.
Per le riprese di “Unfinished Sympathy” Walsh aveva acquisito nel team di lavoro Dan Kneece, operatore steadicam di David Lynch sul set di Blue Velvet e un anno prima della clip per i Massive Attack, su quello di Wild at Heart, mai citato con nome e cognome nelle interviste concesse da Del Naja e soci.
Kneece, che collaborerà ancora una volta con Lynch per Lost Highway, può tranquillamente prendersi il merito di un tour de force epocale per aver seguito i passi della Nelson sul marciapiede. Lo racconta lui stesso ad alcune riviste tecniche per operatori specializzati, che siamo andati a consultare: “Girai con una Arri III e un obiettivo più pesante delle 35BL (la Steadicam utilizzata da Kubrick in Shining). L’introduzione del video venne girata con un braccio meccanico che mi sosteneva per aria, calandomi in seguito giù per la strada senza soluzione di continuità. Per sei isolati dovevo continuamente correre e parliamo degli isolati di LA! Alla fine della sequenza mi sono seduto sul retro di un furgoncino, con quello mi hanno riportato al primo isolato, facendomi rifare tutto il percorso per sei volte fino a quando, totalmente esausto, non ne potevo più!”
Unfinished Sympathy – Dir: Baillie Walsh – Steadicam: Dan Kneece