sabato, Novembre 23, 2024

Monêtre, Valerio: il videoclip diretto da Rocco Malfanti

Comincia dalla fine il “dittico” video concepito dai Monêtre insieme a Rocco Malfanti, fotografo e regista già parte del progetto Le Grottesche, condiviso insieme a Camilla Floreancig.
Un teaser di un minuto pubblicato lo scorso dicembre che in termini promozionali anticipa il videoclip integrale, ma a livello narrativo mostra avvenimenti successivi a quelli descritti nella clip full lenght.

Una strategia interessante, non sappiamo quanto efficace nel capitalizzare visioni, al di là del sacrosanto diritto a sperimentare.

Al centro una piccola casa di legno tenuta in mano da una ragazza, mentre la spiaggia le fa da rifugio, conseguenza di una riflessione interiore che sarà chiarita nel video definitivo. Da “Sacrificio” di Tarkovskij ad altri riferimenti cinematografici più o meno dichiarati, Malfanti sceglie una via onirica e visionaria, sfruttando forme e linee del piccolo oggetto di legno per espanderne dimensioni e possibilità, tra retroproiezioni, innesti “en directe”, e un utilizzo della materia visiva vicino al flusso di coscienza. In termini squisitamente tecnici “Valerio” è un video più vicino a certa sperimentazione anti-narrative tra gli ottanta e i novanta, dove si giocava maggiormente con gli effetti visivi e illuminotecnici entro spazi e set limitati, ma a differenza dello sviluppo della computer grafica, che accompagna l’evoluzione e la storia dei videoclip, quello di Malfanti, come ci ha detto lui stesso, è stato realizzato interamente sul set, un po’ come faceva Zbigniew Rybczyński (con le dovute distanze e differenze) al servizio di una concezione tattile dell’effetto stesso e dell’immagine dentro un’altra immagine.

Con una sceneggiatura scritta da Diego Garbini, insieme a Mauro Costagli (Chitarrista dei Monêtre e patron dell’etichetta discografica OuZeL Records) il video sfrutta tecniche eterogenee, dalle immagini in time lapse allo slow motion “Il resto – ci ha detto Malfanti – sono movimenti di luce, fili da pesca, cerini e olio di gomito“. Proprio a questo proposito, il regista ha specificato che “non ci sono effetti virtuali di computer grafica: tutto quello che si vede nel video è in presa diretta. Anche le scene con le labbra e l’occhio di Federica (la cantante dei Monêtre) che fanno capolino dalle finestrelle della casa sono un collage, col quale abbiamo incollato sulle nostre immagini i video selfie che Federica aveva realizzato con il suo telefonino a New York

Questa dimensione è confermata dal modo in cui luci e proiezioni, materializzano empiricamente i fantasmi della mente, un modo per “codificare il ricordo – ci hanno detto Diego e Rocco – come nelle proiezioni di diapositive e filmini di vacanze lontane, espediente che ci ha aiutato a creare una distanza

L’unico modo per liberarsi di quelle immagini, allora, è bruciare lo schermo: “Abbiamo davvero bruciato la casetta – hanno specificato gli autori – nonostante ne avessimo una soltanto. È stato un momento catartico anche per noi: quelle sono le ultime sequenze che abbiamo girato e ci siamo sentiti tristi ma allo stesso tempo anche alleggeriti

Hanno collaborato al video, Camilla Floreancig artista visuale che già collabora con Malfanti nel citato progetto “Le Grottesche” e che per il video ha contribuito alla creazione dei costumi insieme a Michela Brondi; mentre Chiara Martini e Federico Faggioni hanno partecipato al video in forma amichevole. Mauro Costagli invece, chitarrista della band, ha prodotto l’intero progetto.
Come accade sempre più spesso, “Valerio” è un piccolo esempio di sforzo collettivo, dove il controllo produttivo che ormai assegna tutta la filiera creativa e comunicativa agli stessi artisti, coinvolge gli attori principali nella realizzazione dell’ultimo spazio di comunicazione visuale sopravvissuto alla disfatta del mercato discografico: il videoclip

Monêtre – Valerio – Dir: Rocco Malfanti

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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