Hollie Cook, figlia di Paul Cook, batterista dei Sex Pistols, è vissuta in mezzo alla musica. Un padrino come Boy George, l’incontro con David Bowie a soli 10 anni e i precoci esordi con The Slits e il progetto Ari Up. Esperienze e incontri che hanno formato il suo stile personale, descritto dalla stessa Hollie come “tropical pop”, dove il reggae è solo uno degli elementi in campo, arricchito da una propensione per l’orchestrazione che ricorda solo in parte le escursioni bowiane nel genere, oltre alla prima D.C. Lee e ad alcune rebirth of cool tra la prima e la seconda metà degli anni ottanta.
“Vessel of love” è il suo terzo album ed è previsto per gennaio su Merge Records. Ad anticiparlo due singoli, “freefalling” e “Survive”. Per il secondo è stato realizzato un video montato da Daniel Murphy.
Refrattaria alla macchina da presa e non interessata ai videoclip tradizionali dove il performer assume una posizione centrale, sceglie la strada dell’home movie e del formato a passo ridotto. Diario di un viaggio attraverso L.A. durante il corso di una settimana, il video di “Survive” sceglie questo contesto come sfondo visuale che possa combaciare perfettamente con i suoni della sua musica. Hollie lo realizza utilizzando uno smartphone in modo da ottenere controllo completo e intimo sul materiale, poi editato da Murphy. Da qui la scelta di sfumare le immagini, di renderle opache, di togliere qualsiasi tipo di patina, omaggiando quell’immagine della memoria tipica dei vecchi super 8 di famiglia.
Hollie Cook – Survive – Dir: Hollie Cook, editing Daniel Murphy