John Minton è un filmaker di Bristol, molto conosciuto nella scena per uno stile sperimentale e come recita la sua biografia “allucinatorio”; fino ad ora ha realizzato la parte visual per numerosi live, tra cui quelli per i Portishead dal 2007 ad ogg, incluso le immagini di Third, forse tra gli eventi visuali più belli realizzati negli ultimi anni, per il modo in cui il nostro mette insieme immagini analogiche, disturbi del segnale video, visioni a passo ridotto.
Oltre a questo, Minton ha girato un bel documentario di 15 minuti, un’elegia del paesaggio naturale con la musica di Adrian Utey, chitarrista dei Portishead, intitolata Croft Castle, e una serie di videoclip, tra cui “Husbands” il bel video per i Savages e “Seven Hours” per The Fauns.
Da poche ore è uscito sul canale vevo dei Manchester Orchestra il video di “top notch” diretto da Minton, uno dei suoi più belli e potenti. Domina anche qui l’utilizzo di immagini filmate in super 8, grattage e difetti della pellicola come textures dell’immagine, sovrimpressioni complesse, e una serie di freezed frames che si incendiano, come nelle vecchie proiezioni.
Andy Hull dei Manchester Orchestra ha raccontato il brano come “la storia di due fratelli che cercano di fuggire ad un incendio, con un approccio che dice molto meno di un racconto che ti spiattella tutti i fatti, ma preferendo un procedimento più istintivo e allo stesso tempo inquietante”.
Lo stesso Minton, conferma, nel raccontare il video, di aver seguito un procedimento simile “il video segue l’atmosfera sinistra del brano ma in modo del tutto frammentario; si insiste su immagini suggestive e di decadenza, con lo scopo di lasciare un’impressione mentale che duri più a lungo possibile”